Le temperature estive elevate mettono a dura prova la nostra resistenza al caldo ed è normale cercare di difendersi anche grazie alla tecnologia, ad esempio attraverso i condizionatori domestici. Strumenti utili ed efficaci che contribuiscono al nostro benessere, ma che - d’altra parte - se usati in modo scorretto possono incidere in modo significativo sulla bolletta. E sulla nostra impronta ecologica.
Fare attenzione a come si usa il condizionatore è quindi fondamentale per risparmiare e ridurre l’impatto sull’ambiente: ecco qualche consiglio da mettere subito in pratica per ottimizzare i consumi.
5 consigli per risparmiare energia con i condizionatori (senza rinunciare al comfort)
Secondo uno studio del 2018 riportato dal World Economic Forum, le tipiche unità a finestra e split utilizzate nella maggior parte delle case sono una voce consistente del cosiddetto “budget di carbonio”: il totale che abbiamo a disposizione per rispettare i limiti fissati alla Conferenza sul clima di Parigi del 2015. I condizionatori, infatti, sono destinati a rappresentare da soli il 20-40% di tutte le emissioni di CO2 che possiamo permetterci da qui al 2050 per mantenere il riscaldamento globale sotto controllo.
Alla salvaguardia delle economie domestiche legate all’uso del condizionatore si aggiunge dunque una necessaria premura nei confronti del pianeta. È possibile soddisfare entrambe? La risposta è sì, con alcune piccole attenzioni quotidiane.
1. Imposta la temperatura giusta per evitare sprechi
Qual è la temperatura ideale del condizionatore per non sprecare? L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) sconsiglia di scendere sotto i 26°. In generale, è possibile raggiungere una condizione di comfort anche scendendo di soli due o tre gradi rispetto alla temperatura esterna.
2. Scegli il programma di raffreddamento giusto
Anche il programma può fare la differenza in termini di benessere e risparmio energetico. L’aria fredda può dare una sensazione di sollievo immediato, ma a volte è sufficiente attivare la deumidificazione per evitare l’effetto afa e sentirsi meglio.
La modalità “Eco”, presente in alcuni apparecchi, e quella notturna (o “Sleep”) permettono inoltre di regolare la potenza del getto e raggiungere la temperatura adatta ai diversi momenti della giornata, senza sprechi.
3. Evita di sforzare l’apparecchio con continui “accendi/spegni”
Quando si esce di casa per poco tempo, è consigliabile lasciare il climatizzatore acceso al minimo, piuttosto che spegnerlo del tutto. On/off continui mettono sotto sforzo la macchina e causano picchi energivori che si fanno sentire anche in bolletta. E se temi di dimenticarlo in funzione per troppe ore, timer e controllo da remoto sono gli strumenti giusti per regolare automaticamente accensioni e spegnimenti o per intervenire anche a distanza.
4. Gestisci il calore interno attraverso porte e finestre
Il condizionatore raffresca l’aria dell’ambiente portando fuori il calore. Per questo è importante limitare le fonti di calore quando è in funzione. Se il climatizzatore è acceso, è preferibile tenere le finestre e le porte esterne chiuse per evitare di fare entrare altra aria calda. Tende e persiane che schermano i raggi solari sono un altro ottimo modo per evitare di surriscaldare le stanze e possono aiutarti a mantenere fresca la casa anche quando i climatizzatori sono spenti.
Bene invece il ricambio d’aria nelle ore più fresche della giornata - presto la mattina o tardi la sera, ad esempio - sempre però a condizionatore spento.
5. Fai una manutenzione regolare
La pulizia è il segreto per mantenere gli apparecchi efficienti nel tempo e, di conseguenza, ridurre i consumi di energia elettrica. Sempre secondo l’ENEA, infatti, una macchina che lavora sotto sforzo per mancanza di manutenzione può arrivare a consumare fino al 30% in più rispetto ai parametri di fabbrica. Non solo, pulire i filtri aiuta a ridurre il rischio che si sviluppino batteri e muffe, potenzialmente nocivi per la salute.


Dove posizionare i condizionatori per evitare consumi elevati?
Se non sono stati ancora installati e hai la possibilità di decidere dove posizionare gli apparecchi, sappi che anche la loro collocazione è fondamentale. La parte alta delle pareti è il luogo ideale: l’aria calda infatti tende a salire, mentre quella fredda scende, portando refrigerio nella stanza. Scegli un punto libero da ostacoli, come tende, elettrodomestici o arredi ingombranti che possono creare una barriera per l’aria fredda. Attenzione poi alla vicinanza con le altre possibili fonti di calore che rischiano di affaticare il condizionatore. Forno, ma anche frigorifero e persino il televisore possono produrre calore, costringendo il climatizzatore a lavorare di più.
Quanti split servono per raffreddare una casa? Meglio non lesinare su questo e prevedere un apparecchio per ogni stanza: purtroppo raffreddarne al massimo solo una non serve ad abbassare la temperatura anche nelle altre e si rischia solo di spendere di più e inutilmente.
Anche la classe energetica delle macchine ha un peso significativo sulle tasche e sulle emissioni di CO2: se puoi, opta quindi per macchine di classe A e dotate della tecnologia inverter. Sebbene sia più costosa di quella tradizionale on/off, è progettata per mantenere la temperatura costante molte ore senza consumare troppo (ed è anche meno rumorosa!).
Altri consigli pratici per tagliare la bolletta
Lo spreco energetico è il risultato di una serie di fattori correlati che spesso vanno oltre i singoli elettrodomestici.
Una gestione ottimale prevede quindi una serie di accorgimenti pratici, come ad esempio:
- ridurre l’uso di dispositivi che generano calore, come computer, elettrodomestici, luci incandescenti, televisore;
- attivare ventilatori o ventole a soffitto insieme al condizionatore: questo aiuta a distribuire l’aria fredda in modo uniforme all’interno della stanza, migliorando il comfort e l’efficienza dell’apparecchio;
- se l’impianto elettrico prevede degli interruttori dedicati all’impianto di condizionamento, è importante spegnerli quando non è in funzione per non disperdere energia;
- quando possibile, migliorare l’isolamento termico dell’abitazione intervenendo su pareti, porte e finestre con materiali isolanti che evitano il surriscaldamento degli interni.
Un ambiente ben climatizzato aiuta anche gli altri elettrodomestici a lavorare meglio, con effetti positivi sul risparmio energetico di tutta la casa. Ottenerlo costa poco, in tutti i sensi!

