Una rete di negozi più capillare, una più ampia base sociale, radici profonde nei territori e nella storia di Unicoop Tirreno e di Coop Centro Italia, ma protesa in avanti. Atto di nascita di Unicoop Etruria.
1° luglio 2025: nasce Unicoop Etruria. Il sì definitivo è stato pronunciato il 5 giugno con la firma dell’atto di fusione da parte dei presidenti delle due Cooperative coinvolte: per Unicoop Tirreno Simonetta Radi, che ora assume il ruolo di presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Etruria, e Antonio Bomarsi per Coop Centro Italia. Si arriva qui dopo un percorso lungo e articolato, in cui il progetto è passato dall’approvazione dei Consigli d’Amministrazione, presentato e discusso in Consulta delle Presidenze delle Sezioni soci, dialogando con i dipendenti e le Organizzazioni Sindacali, per essere infine approvato dalle Assemblee Separate straordinarie delle Sezioni soci e poi dall’Assemblea Generale. Ma questo percorso si è delineato nel tempo anche in collaborazione con Legacoop e Distretto Tirrenico, riflettendo più ampiamente sul ruolo della Cooperazione di Consumo nell’Italia centrale.
Nel segno di Coop
E così in Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo una rete di oltre 170 negozi «dà ancora più concretezza a un modello Coop di prossimità di cui la fusione è espressione e conseguenza, in cui la qualità del servizio, lo scambio diretto tra la Cooperativa e le persone fanno della fiducia un elemento irrinunciabile. Un’unione che si basa sulla valorizzazione delle competenze, delle esperienze di ciascuna, per affrontare meglio la concorrenza, per far conoscere sempre meglio i valori di Coop, per dare risposte a esigenze più ampie, collettive, di tutela e di crescita economica, sociale e civile», la sintesi all’unisono di Radi e Bomarsi per dire che questa nuova Cooperativa è ben più della somma delle due, ma una strategia per avere maggiori opportunità commerciali e per dare maggiori vantaggi ai soci e ai consumatori di questa fetta d’Italia. Soci che automaticamente diventeranno soci di Unicoop Etruria, senza procedure da espletare (aspetti più dettagliati in Cosa cambia, se cambia, pp. 13 e 14). Una base sociale allargata, nuovi territori, un grande cambiamento organizzativo perché la Cooperativa appena nata soddisfi le esigenze di una società anch’essa in costante cambiamento. In questo processo si innestano anche le recenti modifiche statutarie, con lo scopo di valorizzare l’impianto democratico che sovrintende alla vita cooperativa, accentuando il ruolo dei soci. Il nuovo modello duale, adeguato alle dimensioni e al contesto territoriale, è caratterizzato dalla presenza di due distinti organi collegiali, ma strettamente collegati, il Consiglio di Sorveglianza, eletto dall’Assemblea dei soci, e il Consiglio di Gestione, eletto dal Consiglio di Sorveglianza, con chiari e ben individuati ruoli e responsabilità tra chi rappresenta i proprietari della Cooperativa, i soci, e chi la gestione dell’impresa. «Nelle nostre intenzioni sarà una Cooperativa ancora più rappresentativa e più rispondente alla sua base sociale, in cui contano le persone perché il nostro patrimonio di valori non è pura teoria», rimarca Radi. Nei prossimi mesi si entrerà nel vivo della fusione, con un Piano strategico volto a rendere l’impresa cooperativa più efficiente, perfezionando i processi gestionali, e competitiva, ridefinendo il perimetro della rete di vendita (cfr. In pieno accordo, p. 13) e con negozi capaci di generare reddito dall’attività commerciale e insieme garantire prodotti e servizi di qualità e convenienti a chi in essi farà la spesa, soprattutto ai soci.
Simonetta Radi presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Etruria
Eccoci giunti al momento per il quale da tempo stiamo lavorando, naturale approdo di un cammino fatto di confronto, differenze, specificità delle due Cooperative, ma con un’idea comune chiara in mente: tutelare meglio l’interesse dei soci, il loro potere d’acquisto, rinsaldarne la fiducia in noi, radicarsi di più nei territori. Per questo abbiamo unito le forze, per ampliare il nostro raggio d’azione e per rendere quest’azione più incisiva. La fusione è frutto di un’evoluzione e di una libera scelta, approvata dai Consigli d’Amministrazione e dai soci tramite le Assemblee, per rafforzare la nostra presenza, con una rete di vendita più diffusa. Unicoop Etruria, di cui sono onorata di essere la presidente, sarà una Cooperativa stabile che guarda al futuro, impegnata a offrire prodotti e servizi alle migliori condizioni di mercato, a promuovere la solidarietà e la salvaguardia dell’ambiente, a essere vicina a soci e clienti anche dei paesi più piccoli e di provincia. Più forte e forte di una base sociale affezionata, con radici più profonde nei territori, può lanciarsi verso nuove sfide. E lo potrà fare grazie a dipendenti professionalmente preparati, all’apporto imprescindibile di soci attivi motivati, al fare parte di un grande movimento cooperativo. Quindi grazie alla nostra vocazione, al nostro modo di stare sul mercato, al nostro modo di intendere le relazioni economiche e sociali. Supportati da storia, esperienza, valori, ci impegneremo perché bisogni sociali nuovi e tradizionali siano soddisfatti, avendo ben chiaro che solo comportamenti responsabili aiutano le persone, le imprese, la società. Il nostro “ingrediente segreto”? L’idea cooperativa stessa e la sua coerente applicazione».
Antonio Bomarsi ex presidente di Coop Centro Italia
Unicoop Etruria è il risultato di un lavoro lungo, condiviso e responsabile, costruito passo dopo passo in stretta sinergia con il movimento cooperativo, Ancc-Coop e Distretto Tirrenico. Un percorso condiviso verso il futuro. Abbiamo scelto di affrontare i profondi cambiamenti economici e sociali in atto con coraggio e visione del domani, tracciando un percorso che ha portato alla nascita della nuova Cooperativa: più solida, più efficiente, più capace di rispondere alle attese dei soci e alle esigenze del mercato. La fusione tra due realtà importanti come Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno rappresenta molto più di un’operazione organizzativa: è un rafforzamento concreto dei valori della Cooperazione di Consumo, della centralità del socio, dell’impegno per garantire sostenibilità e tutela del potere d’acquisto. Questo passo è stato sostenuto dall’intero Consiglio d’Amministrazione di Coop Centro Italia e dalle Assemblee Provinciali dei Soci, nonché dall’intero gruppo dirigente. Le profonde radici del movimento cooperativo di consumo dell’Italia centrale hanno posto basi più forti per il suo riassetto, rafforzando ancor di più l’attenzione al territorio, integrando e sviluppando innovazione e apertura al futuro. Ho accompagnato questo processo frutto di un grande lavoro di squadra. Ora Unicoop Etruria nasce con fondamenta solide e potrà continuare ad evolversi. La nuova governance, guidata dalla presidente Simonetta Radi, saprà affrontare il nuovo percorso con sicurezza e passione cooperativistica, oggi più attuale che mai».